Ho aspettato a fare questa recensione perché semplicemente all'inizio non sapevo come parlare del seguito di Ted partorito dalla mente di Seth MacFarlane.
Le mie aspettative per il secondo "episodio" erano molto strane, se così si può dire. Io non mi fido dei trailer, diciamocelo, sono fatti in modo tale da farti andare a vedere il film, io l'ho imparato a mie spese in troppe occasioni e così evito di farmi influenzare ogni volta che ne esce uno nuovo. Questa volta infatti non mi ha fatto né caldo né freddo, mi ero posto di andarlo a vedere e basta, sicuramente il trailer non mi ha condizionato, è stata una scelta che ho fatto precedentemente alla sua uscita.
Però alla fine cosa mi sono ritrovato a guardare?
A me piace molto l'umorismo presente in "I Griffin"(Family Guy), a volte nonsense a volte black humor, situazioni poco realistiche e stereotipi a go go. Dato che la mente che sta dietro a Family Guy e a Ted è la stessa sicuramente questo film, come il suo precedente capitolo va giudicato tenendo conto di chi sia MacFarlane e di come tratta solitamente le sue opere. Devo ammettere che il paragone Griffin - Ted 2 non regge molto in realtà, perché questo secondo capitolo ha una marcia in più data dallo svolgimento della trama, che rispetto al primo capitolo mi ha interessato moltissimo. Di certo quando inizia per davvero il film, ovvero quando Ted scopre che il Governo lo riconosce non come un essere umano ma come un bene materiale, le cose si movimentano non poco. Penso che questa volta MacFarlane abbia colpito molti spettatori, tirando in ballo un argomento non solo attuale ma anche diverso dalla trama del primo film, più maturo, più fruibile ad un pubblico adulto. Nonostante sia comunque presente la componente umoristica "alla Griffin", il tema affrontato non è da prendere sotto gamba e MacFarlane è riuscito ad unire questi due elementi rendendo Ted 2 un film molto godibile e più adulto del precedente.
Il black humor ha più senso, le battute non sono messe a caso, il nonsense è presente ma con minor vigore rispetto al primo capitolo, e i personaggi subiscono delle evoluzioni non da poco; una piccola nota di demerito per il personaggio di Morgan Freeman, penso che sia stato un po' buttato lì.
Ad ogni modo credo che vedendo alcune recensioni negative sul film perché "sono state fatte battute su Robin Williams e l'11 settembre che poteva risparmiarsi" Seth MacFarlane abbia dimostrato involontariamente che ci sono ancora tante persone che non hanno senso dello humor e che sono vittime di un'ipocrisia portata avanti anche da molte figure di spicco della società.
Il tema trattato, lo humor e il nonsense hanno dato vita ad un film molto godibile che non annoia e che alla fine riesce anche a far riflettere. Non è sicuramente eccezionale, MacFarlane deve correggere ancora il tiro a mio parere, ma credo che questa volta abbia puntato a qualcosa di più di semplici gag messe in fila.

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