martedì 7 luglio 2015

WRITING - Critiche, queste cose fastidiose

Certamente vi sarà capitato di essere criticati o di criticare qualcuno... A me è successo parecchie volte, non le conto sulle dita di una mano, quindi penso di avere una certa esperienza in questo. Non riesco a stare zitto, è più forte di me, molte sono le cose che mi danno fastidio e non sempre riesco a trattenermi dall'esprimere un giudizio.

Questa mio approccio agli eventi che si verificano attorno a me, mi ha coinvolto troppo spesso in diatribe e discussioni a volte mature, a volte no. Sono certo che io molte di queste volte ho alzato di quel po' il tono della voce risultando magari fastidioso; sono anche sicuro del fatto che abbia detto parole che non avrei voluto dire mostrandomi magari offensivo. Forse mi sono lasciato prendere la mano e ho superato quel limite che trasforma una discussione in una gara a chi insulta di più.
Mi sto dando troppe colpe? Può essere, non lo so, non posso saperlo, sono convinto però che quando si critica qualcosa o qualcuno bisogna sempre evitare insulti e quant'altro.



Su Internet gli insulti volano come niente, è facile d'altronde sparare a zero su qualcuno da dietro uno schermo senza che la cosa avvenga realmente. Molti non riescono a gestire una discussione, sorpassano quel confine volutamente e non finendo a insulti e offese gratuite. Se però tenti di farglielo notare allora diventi polemico e infastidito dalle critiche. Non ci vogliono grandi giornalisti per sapere che c'è una netta differenza tra critica e insulto. Non si riesce a stare sulla discussione matura, molti se la prendono se la discussione diventa accesa; e quando dico accesa, intendo un dibattito continuo, botta e risposta, nuove teorie, le vecchie vengono smontate... Questa cosa non avviene, non c'è più la voglia di riuscire ad affermare il proprio pensiero su quello di altri senza finire nella violenza verbale. In più se io cerco di aizzare la discussione allora tutti subito che gridano al flame; ma scusate un attimo, flame di che cosa? Cioè allora tutte le discussioni accese che avvengono nel mondo devono essere catalogate come flame? Secondo me molta gente crede che l'unico mezzo per leggere il mondo sia diventato Internet. O ti adegui oppure sei troll, flamer, hater etc. Non so ancora se questa sia pigrizia(molto probabile) o semplice ignoranza. Quando lo scoprirò ve lo farò sapere.

Una menzione speciale per i gruppi che riguardano certe serie TV e cose del genere : sono dei recinti al cui interno si trovano persone di tutti i tipi: normali fans, fans accaniti e fans che fuggono la realtà. Ecco non provate mai e poi mai a rompere lo status quo all'interno di uno di questi gruppi; verrete catalogati come assolutisti, gradassi, rompipalle e megalomani. Io ci ho provato, è un test sociale molto significativo devo dire per carità, ma di certo non merita il mio tempo nuovamente.




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